Per la terza volta da quando ho iniziato a sognare romanzi, ho aperto il cartone.
Per la terza volta mi sono goduta l’odore di carta e inchiostro. E per la terza volta ho sentito chiaramente come questo gesto sancisse la separazione tra me e la mia creatura.
A KEYRAS ho dato una forma tangibile, ma adesso se ne andrà per il mondo e seguirà il suo karma, com’è giusto che sia. Non mi appartiene più.
È di coloro che lo leggeranno e gradiranno così come di chi lo detesterà e persino di quelli che, pur non avendolo letto, lo criticheranno. E va bene così.